AMMORTIZZARE IL COSTO DELL’ISOLA ROBOTIZZATA

Con il grande numero di presenze ed impieghi robotici a livello mondiale, il ritorno dell’investimento legato all’inserimento di un robot è più facile e veloce per le aziende da raggiungere rispetto al passato, grazie anche allo sviluppo delle competenze dei sistemi e alla gestione semplificata dei robot. È sempre da considerare se il prodotto che si va a manipolare o realizzare con l’aiuto di un braccio robotico sia economicamente superiore al reale investimento totalitario o che il valore stesso della linea giustifichi l’aggiunta e l’appalto di altri mandati.

Realizzare un’isola robotizzata, che faccia la mansione prestabilita, significa comprare oltre che al robot gli accessori attigui (nastri trasportatori, tavoli, stazioni, accessori in genere…), valutare i costi di programmazione, i costi di trasporto ma soprattutto d’integrazione. Preso coscienza dell’investimento da affrontare, si deve valutare il valore reale del prodotto da realizzare o manipolare valutando i costi attuali. Se, eliminando i processi e le spese vive di oggi, con l’introduzione dell’isola robotizzata di domani, il costo del prodotto dovesse diminuire, allora l’investimento è l’unica strada per la competitività del manufatto stesso.

Solo il proprietario di un’azienda può stabilire se affrontare o meno l’investimento robotico. È vincente poter sostituire i processi produttivi con un braccio antropomorfo, però solo il titolare con conti alla mano sa valutare il vero costo attivo e passivo dell’attuale linea in funzione, in contrapposizione alle richieste d’acquisto del suo prodotto ed al proprio vero valore. I robot lavorano 24h al giorno: non chiedono pause e non vanno in malattia. C’è bisogno comunque di un primario investimento e di una manutenzione. L’assistenza umana è obbligatoria: l’operatore deve controllare che tutto vada per il meglio e deve verificare che tutto il processo meccanico funzioni secondo progetto.

Gli investimenti devono ritornare entro i 12 mesi. L’isola costa molto meno realizzarla rispetto al passato, ed è sempre vincente utilizzare un braccio antropomorfo in un’azienda. La dimostrazione di quanto detto sta nella proroga ulteriore degli incentivi statali. Questa è la migliore sponsorizzazione pubblica che dimostra quanto sia fondamentale intervenire con la robotica per la sopravvivenza delle aziende stesse. Quando c’è crisi economica, si manifestano anche squilibri sociali: la robotica dà il supporto reale per non far chiudere le attività e creare posti di lavoro differenti rispetto ai precedenti. Se una Partita iva dovesse chiudere, sarebbe un fallimento per tutti: solo abbassando le spese si può rimanere ancora in attività.

Quindi: ammortizzare il costo robotico si può ed è fattibile in breve periodo. È garantito ed è reale. Gli aiuti ed i riconoscimenti fiscali sono la piena ed concreta dimostrazione ed approvazione sociale.

AMMORTIZZARE IL COSTO DELL’ISOLA ROBOTIZZATA