CHE DIREZIONE PRENDERA’ LA ROBOTICA ?

Siamo stati conquistati all’elettronica industriale, casalinga e domestica. Il lavoro è gestire quello che le macchine fanno: questo è il dipinto 2018, con la presenza al Mondo di oltre 1,3 milioni di robot impiegati per la movimentazione, assemblaggio, verniciatura, saldatura, asservimento, pick and place, fino alla realizzazione simpatica di cocktail nelle manifestazioni. Il robot diventa anche uno strumento di collaborazione diretta con il personale: sposta materiali pesanti a fianco dell’operaio per aiutarlo e sostenerlo nelle sue attività giornaliere, tutelandolo da fatiche, incidenti, distrazioni e inquinamento ambientale, come i fumi e le temperature insopportabili degli alti forni. L’antropomorfo è l’unica soluzione che garantisce competitività per l’azienda, sicurezza e tutela verso i dipendenti.

Ma in realtà, quale sarà l’evoluzione nei prossimi anni?

Ce lo domandiamo un po’ tutti, con grande timore per molti e grandi aspettative per altri. La robotica è l’espressione dell’intelligenza umana: è il suo frutto, il suo risultato.

L’automatizzazione sarà indirizzata verso la sostenibilità dell’uomo soprattutto nel mondo medicale. La microchirurgia, già in mano alla microelettronica e micro robotica, sarà il prossimo step di sviluppo. Gli arti in sostituzione a quelli umani, o di sostegno, come nel caso dell’ultimo prodotto Comau Mate, che si “indossa” sulle spalle e gli arti superiori sono aiutati al sostegno per carichi importanti e ripetitivi, sono già ampliamente proposti sia alle industrie che ai pazienti ospedalieri: per le prime, la struttura MATE COMAU è veramente un sostegno importante, quasi “bionico” per l’operatore, mentre per i secondi, ci sono braccia, gambe, dita artificiali che hanno funzioni molto simili a quelle naturali. La microchirurgia, anche internamente al corpo, è presente per le valvole cardiache, e da poco si sta sperimentando la possibilità di visione per i bulbi oculari malati. Ci sono alcuni interventi di routine che vengono effettuati dal chirurgo a distanza di 5/6 metri dal paziente: il professore utilizza joysticks e pedali come “pantografi” per operare e vedere particolari ingranditi, intervenendo con braccio robotico sicuro, fermo e precisissimo.

La robotica sarà il sostituto meccanico ed elettronico praticamente in quasi tutti i settori: ci saranno delle evoluzioni costanti verso lo sfruttamento potenziato dell’automazione al servizio dell’essere umano.

L’intelligenza artificiale, argomento fantascientifico utilizzato soprattutto da scrittori e registi cinematografici, da Isaac Asimov a Jon Kasdan e Lawrence Kasdan, è un tema affrontato più volte: la robotica in autoapprendimento è già presente, anche se con un’espressione ancora primitiva rispetto agli idealisti e sognatori, ma è la base su cui ci si inerpica per arrivare alla creazione di macchine “quasi pensanti” con dati ed insegnamenti, teoremi e vie di accesso, da inserire nel programmi robotici per trovare soluzioni e creare un collegamento continuativo gestionale, chiamata appunto Intelligenza Artificiale.

Ma Noi essere umani saremmo sempre unici e saremo sempre i gestori dei dati : l’autocoscienza, la volontà, la morale ed il buon senso saranno sempre valori umani non trasmissibili ad un sistema operativo. L’unica differenza, a dir poco fondamentale, che ci contraddistinguerà dal “non umano” è la nostra unicità, con la nostra coscienza e consapevolezza della vita e dei propri limiti.

CHE DIREZIONE PRENDERA’ LA ROBOTICA ?