EFFICIENZA DELL’AUTOMAZIONE NELL’INDUSTRIA DELLA PLASTICA

Maggiore efficienza, maggiore economicità e maggiore flessibilità: questi sono solo alcuni vantaggi da valutare con l’automazione robotica nell’industria della lavorazione delle materie plastiche.
Per le aziende di medie e piccole dimensioni che lavorano la plastica, l’automazione del processo produttivo rappresenta un cavallo di battaglia rispetto alle stesse aziende concorrenziali che non ce l’hanno.
Come è cambiata l’industria delle materie plastiche dopo il COVID-19?
Le aziende produttrici di materie plastiche cercano sempre più di automatizzare per motivi diversi dalla pura economia, che in passato è stata la forza trainante. A seguito della Brexit e dei vincoli COVID-19, le aziende sono state costrette a rivalutare i loro punti di forza, partendo anche dal presupposto che il valore aggiunto di un particolare plastico è veramente molto basso.
Quali sono gli attuali sviluppi del mercato che impongono agli imprenditori di guardare all’intelligenza artificiale controllata dalle macchine come soluzione?
E’ aumentata la varietà/tipologia dei prodotti a causa dell’aumento della domanda. La qualità dei prodotti è migliorata molto grazie ai continui sforzi per ridurre gli sfridi e gli sprechi dei materiali monouso. Quindi sta cambiando la tipologia di materiale da plasmare e della sua lavorazione. Tutto questo è a  vantaggioso per il cliente, ma un vero grattacapo per il produttore…

Con la tecnologia air skin e l’intelligenza artificiale sensibile, si stanno vedendo veramente nuovi sviluppi e prospettive per le fabbriche di lavorazione plastiche.  La sensibilità del robot per esempio è stata creata per modificare dinamicamente le tecniche di rimozione delle sbavature o anche della presa del componente caldo estruso dalla pressa.
Si tende a utilizzare la tecnologia air skin per mansioni cui robot devono lavorare a contatto con un operatore.
Nell’ambiende produttivo plastico, le sfide più importanti sono quelle di saper superare i costi altissimi di produzione, di stampi e di macchinari, cercando di fidelizzare con un ottimo prodotto i Clienti. Da dopo il Covid 19, molte aziende si sono accorte di essere oggetto di un maggior numero di contratti a breve termine e soprattutto a basso volumi, il che può averle vulnerabili agli imprevisti o fermi produzione.
I contratti di ingegneria e di modifica delle stazioni di produzione sono la parte più difficile da valutare e da fatturare, poiché non sempre si può creare la modifica giusta e corretta al primo colpo. In meccanica nulla è scontato.
L’Industria 4.0 sta proponendo la collaborazione tra produttività, dati informatici di produzione in positivo ed in negativo, e realtà tradizionali con quelle più avanzate: infatti molti processi consolidati della produzione di materie plastiche continueranno ad esistere, indipendentemente dalla presenza di robot.
Quando questi processi sono collegati tra loro nel tempo, il mondo può evolversi: i robot estraggono l’IMM, lo smistano e lo imballano, mentre gli AGV spostano i pezzi da una stazione all’altra secondo le necessità. La chiave, tuttavia, è che ogni aspetto di questo metodo è interattivo e può cambiare e adattarsi ai vincoli o ai risultati richiesti.

Chiamandoci si possono ottenere informazioni gratuite su cui iniziare a valutare il proprio processo produttivo affiancato ad una realtà robotizzata.

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